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Il 13 dicembre 2016 il Commissario Errani ha sciolto uno dei nodi più delicati della ricostruzione: quello della regolazione, nei limiti posti dal Decreto del business legato all'attività di progettazione per la ricostruzione privata.
L'articolo 34 del decreto legge 189/2016  attribuisce difatti al Commissario il compito di emanare una ordinanza con la quale definire i criteri generali e i requisiti minimi per l'iscrizione dei professionisti nell'elenco e di adottare un "avviso pubblico" per consentire ai professionisti interessati di chiedere l'iscrizione nell'elenco.
Il punto più delicato, previsto dal comma 7 dell'articolo 34, è l'obiettivo di evitare concentrazioni di incarichi, in relazione agli interventi di ricostruzione privata: e questo per evitare che progettisti magari poco strutturati acquisiscano troppi incarichi che poi non riescono a svolgere in tempi ragionevoli.
Il mettere un limite al numero di incarichi, come previsto nel decreto, potrebbe tuttavia far nascere contestazioni per il mancato rispetto dei principi della libera concorrenza, tutelati anche  dalle norme europee.
Problema risolto prevedendo, nell’ordinanza attuativa dell'articolo 34 un richiamo a una sorta
di autoregolamentazione da parte dei professionisti nell'accettare incarichi: saranno specificati nello schema di contratto di appalto di servizi tutti gli aspetti che vanno a tutela del committente privato e, soprattutto, il rispetto delle clausole sarà obbligatorio, con previsione anche 
che in caso di mancato rispetto del termine di scadenza pattuito, il committente può recedere dal contratto senza alcun onere.